martedì 9 ottobre 2007

I nostri giochi



Io e mio fratello da piccoli non abbiamo avuto molti giocattoli, giusto perchè i soldi servivano per altro.
Però, nonostante ciò, i giochi "di base" li avevamo lo stesso.
Mia mamma ce li comprava al mercato o ce li ritirava dal postalmarket.
mentre mio padre a Natale ce li portava dal ddopolavoro ferroviario.
Dei regali del dopolavoro ferroviario ricordo che io avevo un peluches azzurro, mezzo coniglio e mezzo ippopotamo che adesso sta su una delle mensole montate nella mia stanza.
E poi avevo altre bambole, che col tempo sono andate distrutte..
Mio fratello invece, aveva regali molto più fichi...
Forse per i maschi c'era più scelta, non so...
Aveva il trenino elettrico con i binari, la pista con le macchinine e poi camion, ruspe e chi più ne ha più ne metta.
Dei giocattoli ritirati dal postalmarket invece, avevamo: due poltrone gonfiabili troppo belle.
la mia era verde a forma di rana, mentre quella di mio fratello era grigia a forma di topo.
Giocavamo come matti con queste poltroncine, passavamo il tempo a gonfiarle e poi a sederci sopra senza avere messo il tappo per sgonfiarle.. ma ci dievertivamo così.
Riguardo invece, i giocattoli comprati al mercato, io avevo le barbie finte, di cui ho parlato in un altro post.
Mio fratello invece aveva gli animaletti di plastica contenuti nei sacchetti.. poi aveva pure i soldati di plastica, sempre nei sacchetti.
Mi ricordo che i soldati erano tutti verdi e in tutte le posizioni....
Nei sacchetti, certe volte, come "omaggio", uscivano anche piccoli recinti...
E allora mio fratello che faceva?
Metteva il recinto, dentro gli animaletti e poi attorno i soldatini di plastica che facevano la guardia....
Questi erano i "giocattoli separati", poi ovviamente c'erano quelli in comune:
Un orso marrone, che ancora tengo sul letto, sempre ritirato dai giornali.
La plastilina di tutti i colori: verde, blu, rossa, che mia mamma ci comprava nei secchielli.
Avevamo anche le formine, dove mettevamo dentro la plastilina e come per magia diventava ora una farlaffa, ora una stella, ora un coniglio.
Poi, in comune avevamo anche le costruzioni, ne avevamo un secchio gigantesco..
Ci divertivamo a rovesciarle a terra e a costruire palazzi giganteschi, per poi buttarli giù ...
Questi però, erano giochi "interni e invernali", nel senso che li facevamo in casa in inverno.
Precisamente in quella che ora è la mia stanza, mettevamo una coperta gialla a terra e giocavamo a terra tutti e due ... la Tv in sottofondo e mia mamma che ogni tanto veniva a controllarci.
Non voleva mai che giocassimo sul letto o sulle sedie, per paura di cadere..
Infatti l'unica volta che giocammo sul letto, io buttai giù mio fratello e gli diedero dei punti in testa....
Dicevo che questi erano i giochi di casa...
Poi c'ernao i giochi "esterni estivi", che si facevano fuori d'estate... perchè d'estate noi abbiamo sempre giocato fuori in cortile.
Giocavamo a pallone: sia calcio che pallavolo, a pingo pong e a tennis sempre con le racchette comprate al mercato.
Poi formavamo dei gruppi musicali: mio fratello alla batteria, composta da secchi di plastica e canne usate per fare le bacchette, mentre io ero la vocalist e usavo la scopa come microfono.
Oltre alla "musica" e allo "sport", ci davamo ad altro...
Il bello era uando pioveva: riempivamo un secchio pieno d'acqua, poi, siccome da me c' molto umido, andavamo a caccia delle rane piccinissime e le catturavamo.
Le mettevamo nel secchio e le vedevamo nuotare...
Ne raccoglievamo a migliaia..
Altri giochi che ci piacevano molto erano quelli di giocare ad avere la nostra casina.
Non abbiamo mai avuto lafamosa casa che tutti i bambini oggi hanno...
Noi che facevamo?
Ci mettevamo tra la roba del cantiere (perchè la casa era in costruzione e c'era il cantiere aperto) e giocavamo con le assi di legno usate per fare i pilastri, con la sabbia, con i mattoni...
Si che quando rientravamo a casa eravamo sporchissimi, però eravamo felici, molto felici...
Poi ancora giocavamo con la pompa dell'acqua...
D'estate era una festa: uno dei due teneva la pompa in alto e spruzzava l'acqua e l'altro doveva passare sotto senza bagnarsi...
Ovviamente diventavamo fradici....
ovviamente poi i miei genitori ci portavano anche alle giostre: e il mio gioco preferito era lo scivolo, ma l'altalena no, non mi piaceva.
Era bello quando ero piccola, facevo tante cse che ora non posso fare più...
O meglio, c'è un'abitudine che è rimasta sia a me che a mio fratello...
E' quella di camminare scalzi, da piccoli sia in casa che fuori in cortile quando giocavamo, eravamo sempre scalzi...
Tutt'ora, in casa, camminiamo scalzi sia d'estate che d'inverno.... e mia mamma quando ci guarda, sorride ...

4 commenti:

Unknown ha detto...

Adoravo i miei transformers-escavatori...

nuvolesole ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nuvolesole ha detto...

nuvolesole ha detto...
Prendilo come un inciso, prendilo come un richiamo, prendilo come vuoi.... ma cavolo, vuoi scrivere in italiano ? salti verbi, aggettivi e coniugazioni. Attenzione non parlo dei 15000 errori di ortografia, ma proprio di analisi grammaticale e logica della frase. E' da tempo che non leggo nel tuo blog un periodo ben formato, che ha un suo suono, una sua melodia, musicalità, vabbene che è un blog scritto di pugno ma cavolo l'ignoranza è l'ignoranza. Provi o vuoi scrivere periodi complessi, lascia stare, non fa al caso tuo. Sforzati cavolo sei pure laureata. Non dire sono scritti badando piu' al contenuto che alla forma, ti dico per certo che i contenuti sono la forma con cui sono redatti. Quindi non cercare attenuanti con me. Scrivere in italiano non è questione se vai veloce o no, ma solo di conoscenza e cervello. Quindi i pensieri corretti, ti dovrebbero venire di getto, ma non è cosi', bella, è inutile che ti offendi, ho ragione, anche questa volta....

"Dei regali del dopolavoro ferroviario ricordo che io avevo un peluches azzurro, mezzo coniglio e mezzo ippopotamo che adesso sta su una delle mensole montate nella mia stanza.
" questo poi è illegibile... parli del passato e del presente senza passare per un punto o qualcos'altro. Lo avevi st'animale o ce l'hai? prima lo avevi ore ce l'hai... ?

Proviamo a riscriverlo insieme ?

Un peluche, meta' coniglio e meta' ippopotamo, riempie parte di una delle tante mensole, che costellano la mia stanza. Anche questo fa parte dei regali, forniti gentilmente dal dopolavoro ferroviario.

questo potrebbe essere leggermente piu' interpretabile.


Pensa bene a cio' che ti ho detto, anche a brutto muso, ma non è di certo per me che lo dico. Riflettici e come tante cose, fanne tesoro... ti potrebbe servire prima o poi.

Orso incazzatissimo per l'estrema non curanza di una femmina. che bacio ugualmente, pero'...

Stella ha detto...

Grazie per la ramanzina....