mercoledì 22 agosto 2007

Il più divertente viaggio della mia vita....



Questo viaggio l'ho fatto tre anni fa insieme alla mia amica Mariella, a suo fratello Antonio e a mio fratello.
Siamo ad Aprile 2004, arriva la tanto attesa data per il concorso nella Guardia di Finanza, per il quale mio fratello e il fratello di Mariella avevano presentato domanda sei o sette mesi prima.
Bene, tutti e due i ragazzi hanno il concorso lo stesso giorno, non per pura fortuna, ma per forza di cose, visto che il cognome ha la stessa lettera iniziale.
Il concorso è di mercoledì, i due decidono di partire il martedì sera, non rendendosi conto che l'Aquila non è semplice da raggiungere...
E' qui che entriamo in campo io e Mariella, proponendo ai due "concorrenti", di partire il lunedì sera, pernottare a l'Aquila, fare il concorso il mercoledì e poi passare il giovedì a Roma.
Loro sono entusiasti, ma contemporaneamente pigri e quindi per niente intenzionati a mettersi a organizzare alberghi e robe varie...
Io e Mariella a questo punto non attendiamo altro: offrirci volontarie per l'organizzazione a patto che ci portino con loro...
Inizialmente i due erano titubanti e non poco, ma poi l'idea di trovarsi tutto organizzato senza dover fare il minimo sforzo, li ha convinti e ci hanno permesso di andare con loro...
Da qui inizia un'avventura a dir poco esilarante... davvero.
Il nostro scopo: NON FAR DORMIRE NESSUNO IN TRENO QUELLA NOTTE.
Si parte il lunedì sera con un intercity..
Siamo solo noi quattro nello scompartimento, sono le 22 circa e dopo averci tolto cappotti e sciarpe, inizia lo show..
Al via il "piano A"
Mentre scrivo già schiatto dalle risate...
Dunque, treno pienissimo, gente che già dorme, gente che ancora chiacchiera.
Mio fratello e Antonio iniziano a tossire, ma per finta... non so come, ma simulano un catarro pazzesco, prima l'uno e poi l'altro...
E lo fanno con la porta dello scompartimento aperta...
Sentono tutti e cominciano a commentare: "poveretti", "che avranno mai", "saranno allergici", etc. etc.
Noi quattro, sentendo quei commenti, schiattiamo in delle risate tremende, ma non possiamo ridere a squarciagola, altrimenti scoprirebbero tutti che la tosse è finta.
Ridiamo piano, piangiamo per quanto si ride....
Questa storia va avanti almeno fino a mezzanotte inoltrata, fin quando le gole dei due fratelli resistono...
La gente è sconvolta, c'è chi chiede di farsi spostare di cabina, per paura che la tosse sia contagiosa... io e Mariella morte dal ridere, i due fratelli intenzionati e decisi a non far dormire nessuno quella notte...
A mezzanotte e qualcosa inizia il piano B.
Antonio e mio fratello escono in corridoio e iniziano a urlare: "Ahi!! Ahi! Ahiiiiiiiii!" ... fortissimo ...
Dopo di che entrano nello scompartimento e di corsa si sdraiano sui sedili, mettendosi addosso i cappotti, come per far finta di dormire..
A questo punto entriamo in scena io e Mariella che allarmate (per finta) usciamo in corridoio a chiederci cosa sia successo...
Tutti fuori, tutti sconvolti...
Io e lei a stento tratteniamo le risate...
Questa operazione si ripeterà almeno quattro volte...
Alla fine io e Mariella, rimaniamo fuori dallo scompartimento, in corridoio, e per celare le risate (la gente era davvero esasperata) piangiamo... adducendo al fato che dalla paura ci veniva da piangere....
Arriva però il capotreno, controlla tutti gli scompartimenti, i bagni, tutto.. ma non trova nulla... tranne le due uniche persone che dormono (mio fratello e Antonio)...
Anche questa storia dura buone due ore, in pratica quasi fino a Napoli....
A Napoli siamo tutti e quattro belli arzilli, mentre la gente, negli altri scompartimenti, stravolta, cerca di dormire..
Salgono dei tipi strani, ci scrutano ed entrano da noi...
Li cacciamo via, visto che avevamo prenotato tutti e sei i posti per stare per i cavoli nostri...
Ci dicono che non vanno via perchè i posti sono si prenotati ma vuoti...
Allora gli mostriamo la prenotazione, che da bravi furboni abbiamo fatto da Napoli a Roma (visto che proprio a Napoli il treno si riempie).. vanno via definitivamente...
E a quel punto inizia il "piano C"...
Tutti e quattro iniziamo a prendere i braccioli delle poltroncine, alzarli e poi farli cadere "per caso"... una, due, tre... dieci, venti volte...
Fino a quando la gente inizia a incaxxarsi sul serio... vengono a bussarci..
Non apriamo, e continuiamo a battere con sti braccioli e a bussare negli scompartimenti che stavano alle nostre spalle...
Tornano a bussare alla nostra porta imbestialiti, non apriamo..
Cercano di aprire loro, non ci riescono...
Abbiamo chiuso con una catena.....
Alla fine arriva il capotreno ultrastraiperincaxxato....
Ci impone di aprire...
Chissà cosa pensavano stessimo facendo...
Aperta la porta si ritrova davanti me e Mariella incinte... si si..
Cioè mi spiego....
Io e lei avevamo messo due zainetti sotto i maglioni, facendo finta di essere incinte...
Mio fratello e Antonio "beatamente" addormentati.....
Il capotreno scioccato....
Ci chiede cosa stesse succedendo... noi a stento tratteniamo le risate davvero..
Diciamo semplicemente che due tipi strani, saliti a Napoli ed entrati nel nostro scompartimento, avevano iniziato a fare casino e noi li avevamo cacciati via.. (c'erano mio fratello e Antonio che per poco nn morivano dal ridere)...
Ci ha congedati con un "va bene..." ma non credo se la sia bevuta....
Finalmente arrivati a Roma... la gente scoppiata decisamente... specie quella vicino al nostro scompartimento...
Ci guardavano inebetiti
Ad aspettarci alla stazione un amico di Mariella, tale "Peppe"...
Peppe è un vero e proprio personaggio...
Alto un metro e mezzo, pelato, 63 anni, romanaccio proprio, ma di origini calabresi.
Conosce la famiglia di Mariella da una vita e scende giù ogni estate in vacanza...
Bene, dopo presentazioni, saluti, abbracci, Peppe si carica dei bagagli e li porta in macchina...
Dopo aver caricato la roba, ci porta a far colazione...
Quella mattina, sarà stata la notte movimentata, abbiamo mangiato di tutto, in pratica ha speso qualcosa come 45 euro...
Noi gli dicevamo, prima di iniziare a mangiare, che non volevamo che ci offrisse la colazione, ma lui ha insistito ... solo che quando è tornato dalla cassa era stravolto... ahahahahahahahah...
Bene, dopo aver mangiato, ci carica in macchina... caos bestiale...
Ci porta alla stazione di Roma Tiburtina, dalla quale partono i pullman per L'Aquila.. ci lascia là con la promessa che sarebbe tornato a prenderci al ritorno...
Prendiamo quest'autobus... carinissimo e pienissimo...
Non ricordo quanto ci abbiamo messo, ma credo almeno una buona ora e mezza...
Tragitto durante il quale abbiamo dormito alla grande (e te credo)....
L'autobus, una volta arrivato a l'Aquila, ci lascia proprio di fronte al nostro albergo, tale "Canadian Hotel", l'unico nella zona..
Albergo già pienissimo dai ragazzi tutti lì per il concorso.....
Bene, prendiamo le stanze: due le ragazze, due i ragazzi...
Ci facciamo una doccia e poi si esce a mangiare.. credo fossero le due...
Una faticaccia trovare un posto per mangiare in quella zona.. mamma mia quanto abbiamo camminato!!...
Dopo il pranzo, passeggiata lunghissima per le strade dell'Aquila, faceva un freddo cane....
Noi donne in cerca di un centro commerciale dove rifugiarci... i due uomini in cerca delle polacche .. chissà perchè...
Troviamo un centro commerciale.. entriamo.. giriamo...
Passa il tempo, molto tempo...
Usciamo di lì che erano le sei!!
A quel punto bisognava di nuovo trovare un posto per mangiare...
Ma lì era proprio impossibile...
Che abbiamo fatto???
Una cosa fica, fichissima...
Accanto all'albergo c'era un supermercato...
Siamo entrati e abbiamo preso: patatine, olive, funghetti sott'olio, salame, formaggio, pane, prosciutto, vino, coca-cola, tovagliette di carta, bicchieri e piatti di carta...
Quasi un carrello pieno...
Torniamo in albergo... il portiere quando ci vede entrare strabuzza gli occhi... avevamo due borse ciascuno... ahahahah..
Saliamo su..
Entriamo nella camera nostra... visto che avevamo in mente di organizzare una cosa che poi avrebbe lasciato briciole ovunque e visto che volevamo evitare di farlo nella camera dei maschi, data poi la loro pigrizia a pulire...
Bene.. cosa facciamo??
Intanto spostiamo i letti da un lato...
mettiamo al centro della stanza la scrivania già in dotazione e appoggiata al muro... siccome è troppo piccola, i ragazzi vanno a prendere quella della loro stanza (con me e Mariella che facciamo la guardia affinchè nessuno si accorga di quello che sta succedendo).
Bene, prepariamo la tavola...
La imbandiamo davvero...
Ci mettiamo su tutta la roba che avevamo comprato...
I ragazzi bevono vino a fiumi... mangiamo di tutto... ridiamo, scherziamo, raccontiamo barzellette, cantiamo... fino all'una di notte a far baldoria...
Nessuno si è lamentato... sarà perchè eravamo all'ultimo piano??
Chissà...
A cena terminata raccogliamo e sistemiamo tutto...
Doccia e poi nanna...
Unica cosa strana: Mariella non si era ancora lavata, complice la sua mania per la sterilizzazione delle cose e la paura folle di prendere infezioni in un bagno non suo.
Diceva, comunque, che si sarebbe lavata la mattina seguente dopo aver disinfettato il bagno..
Bene..
Sveglia alle sette...
Uso il bagno prima io.. dopo di che imploro la mia amica di lavarsi..
Lei che fa??
Mette dei guanti di plastica, prende il cotone e l'alcol appositamente portati da casa e si mette a lavare e disinfettare il bagno!!!
IO inizio a ridere che non la finisco più.. no no non ce la faccio...
Chiamo i ragazzi, anche loro a urlare dalle risate, mentre la puzza dell'alcol invade i corridoi dell'albergo...
Dopo aver pulito tutto, Mariella si decidee a lavarsi, ma lo fa più per necessità che per altro...
E' una maniaca davvero.. proprio per questo motivo non viaggia...
Scendiamo a fare colazione, lasciano la puzza di alcol su tutto il piano e udendo le voci delle cameriere che non capiscono da dove arrivi quella puzza e cosa stia succedendo..
Bene, giunti alla sala della colazione, Mariella messasi al tavolo, inizia con i tovaglioli di carta a pulire i bicchieri, le tazze, i cucchiai, tutto insomma..
Lei con il viso schifato, noi ridendo come dei matti, la gente intorno allibita...
Facciamo colazione...
Poi i due ragazzi vanno via perchè il pullman della GdF era arrivato a prenderli e noi due rimaniamo nella hall dell'albergo con i bagagli ad aspettarli..
Passiamo il tempo leggendo qualche giornale e chiacchierando o criticando i tipi che entrano in albergo, finchè i nostri fratelli arrivano (sarà stata l'una)...
A questo punto, panini al volo e poi pullman per Roma tiburtina...
Il concorso (che non passarono mai) a detta loro era difficile, ma non che che importasse più di tanto l'esito, più che altro la cosa fichissima era il mini-viaggio che ci stavamo facendo...
Bene, preso il pullman, arriviamo a Roma Tiburtina verso le cinque del pomeriggio..
Peppe è là che ci aspetta...
Vuole portarci a dormire da lui, ma non è il caso: vive in un monolocale con la sorella, non ci saremmo entrati e avremmo fatto troppa baldoria...
Prendiamo un albergo a Termini...
Sistemiamo i bagagli e peppe ci porta a mangiare...
Non so che zona di roma era, so che da termini ha camminato un bel con l'auto, c'erano strade grandi e tanti palazzi altissimi...
Arriviamo ad un ristorante, si chiamava "il ragioniere", il proprietario un vecchietto...
Pienissimo quella sera.
Mariella incurante della gente, anche lì a pulire tutto, dalle forchette ai piatti...
Noi schiattavamo dal ridere, Peppe pure... il ragioniere un meno...
Ahahahahahhaah...
Rimaniamo nel locale fino a mezzanotte passata, tra canzoni di Lando Fiorini, aneddoti raccontati in romanaccio da Peppe, etc. etc...
E' stata una serata davvero pazzesca...
Usciti da lì... non ricordo che ora fosse, ma era tardissimo...
Peppe ha detto che prima di portarci in albergo ci avrebbe fatto vedere una cosa molto bella...
Era vero, ci fece vedere una cosa bellissima, la cosa più bella che ho visto in tutta la mia vita: il Colosseo di notte con tutte le luci accese..
Era una cosa fantastica, meravigliosa...
Avevo avuto più volte occasione di vedere il Colosseo, sia in vacanza, sia durante tutte le volte che andai a trovare mio fratello al Celio, ma mai di notte...
Mi è rimasto nel cuore davvero...
Dopo aver visto ciò, Peppe ci portò in albergo.. io mi ero anche addormentata in macchina...
Abbiamo dormito tanto... tantissimo...
La mattina ci siamo svegliati che erano le nove!!
Lasciati i bagagli in albergo, siamo usciti, ovviamente con Peppe...
Lo scopo della giornata era visitare alcuni punti di Roma, più per Mariella e Antonio che la vedevano per la prima volta, mentre io e mio fratello la conoscevamo già.
Prima tappa via Nazionale, dove c'era un albergo fantasmagorico, non mi ricordo il nome...
Poi altare della Patria, poi il Colosseo, i fori Imperiali, il Campidoglio...
Ritorno a Termini per pranzare in un locale gestito da calabresi...
Fichissimo sto locale, si entrava scendendo una scaletta fatta di pietre e dentro c'erano attaccati ai muri tanti quadretti con i proverbi in calabrese e con il peperoncino disegnato...
Accidenti non ricordo il nome...
Abbiamo mangiato una carbonara strepitosa, e chi se la dimentica più...
Nel pomeriggio, visita a Piazza di Spagna, Fontana di Trevi (con annessa monetina gettata nella fontana), piazza Navona, Via Condotti, Via Margutta..
A via Condotti, che non avevo mai visto, c'erano dei prezzi assurdi: un paio di saldali 1.500 euro... una borsa 7000 euro, una gonna 2500 euro!!!
Prezzi pazzi davvero....
Ho apprezzato di più via Margutta, con i mille quadri messi in strada, molto belli, molto carini.. diciamo una via molto più accogliente e meno snob..
E così, tra i nostri sguardi meravigliati e rapiti da tanta bellezza intorno e da tanto lusso, si fece sera...
Peppe ci portò nuovamente a cena (credo che gli abbiamo fatto spendere un capitale ahahahaahahahah),e dopo la cena alla stazione...
Il treno era alle 22.30..
Stavolta eravamo stanchi stanchi proprio....
Dopo aver salutato Peppe e averlo ringraziato per tutto, in particolare per le risate, abbiamo preso posto...
E ci siamo organizzati per l'attuazione dell'ennesimo piano...
Stavolta però, non era A, B, C..
Il nostro piano si chiamava: "piano S"...
"S", come sonno...
Si si, stanchissimi davvero, ma felici tanto, ci siamo appoggiati ai sedili e ci siamo addormentati, soltanto a pochi chilometri da casa la suoneria del cellulare (rigorosamente la fanfara dei bersaglieri) di Antonio ci ha svegliati....
E' stato bello, un viaggio fantastico... sicuramente semplice, senza fasti lusso..
Non abbiamo fatto chissà che, o chissà cosa, ma è stato il viaggio più divertente della mia vita...
Peccato adesso, che Mariella non si faccia più sentire da un anno, che si rifiuta di darmi spiegazioni.. e che Antonio, incontrando mio fratello qualche sera fa sul lungomare, si è solo limitato a salutarlo con un semplice "ciao"...
Indipendentemente da tutto, quel viaggio resterà per sempre nel mio cuore....


Ricorderò sempre Mariella con i guanti bianchi, la pezza e l'alcol che pulisce il bagno prima di lavarsi, Antonio e mio fratello che urlavano nei corridoi del treno dopo aver simulato una tosse da asmatici.. Io che stavo ai loro giochi e ridevo a crepapelle.. Peppe che col suo romanaccio ci faceva impazzire... Il Colosseo di notte..


Ricorderò tutto, per sempre.

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