domenica 12 agosto 2007

Oplonti e Stella, un destino comune....


Chi era Oplonti e chi era Stella?
Bene, inizio questo mio post innanzitutto col dire chi era Oplonti, e ne approfitto, per raccontare la storia della mia Stella.
Oplonti era il gatto del mio dolce Orso... perchè dico era?
Perchè glielo hanno ucciso... non so se una macchina o una motoretta... so che lo hanno ucciso.
Io lo conoscevo, mi ha addirittura fatto gli auguri per il compleanno, sorpresa che dire graditissima è dire poco... non avevo mai ricevuto gli auguri da un gatto...
Segno anche questo, che Oplonti era speciale, tanto quanto il suo padrone.
Ho sentito spesso il suo miagolio telefonicamente, l'ho visto molte volte zampettare sulla tastiera del pc tramite webcam, così come molte volte lo guardavo estasiata dormire al fresco... oppure a volte ancora sentivo l'Orso che lo sgridava quando rompeva qualche cosa o quando litigava con Tobia..
Oplonti mi ha pure scritto con la tastiera del pc... battendo sui tasti le parole in "plontese" soltanto da lui conosciute.
Era un gatto importante.... specie con l'Orso, dormiva con lui, giocava con lui, "parlava" con lui, gli teneva compagnia...
E adesso non c'è più, è andato via nella notte delle stelle, e forse adesso sarà già diventato una stellina anche lui...
Orso soffre tanto, lo so.... e gli sembra che il vuoto che ha lasciato Oplonti non si potrà colmare mai, ma io so anche che Orso è forte, e che piano piano, e con la pazienza, tornerà di nuovo la luce sul suo viso, come è accaduto a me....
Si, anche io ho provato questo dolore, anche io so cosa significa "amare un animale e perderlo per mano d'altri"...
A casa mia i cani non ce li hanno mai regalati, ma li abbiamo sempre visti nascere, dalla più vecchia, Diana, che ha 14 anni, al più giovane, Tommaso, che di anni ne ha 3.
Due anni fa, precisamente il 1 maggio del 2005, nasce Stella, si, l'avevamo chiamata proprio così...Stella".
Era la figlia di Diana...
Era un mattino non propriamente primaverile, abbastanza freddo, e io, come ormai tutte le mattine da una settimana circa, andavo speranzosa alla gabbia di Diana, per vedere se i cuccioli erano nati, visto che ormai, il tempo della gestazione era abbondantemente terminato...
Quella mattina, i cuccioli erano nati... erano bellissimi... spettacolari.. come tutti quelli che da quando son bimba, ho visto nascere e ho cresciuto...
Erano in cinque.... quattro maschi e una femmina..
Mio papà, aveva stabilito categoricamente, che avremmo tenuto un maschio, per non avere i classici problemi di dover tenere il cane in gabbia nei periodi "particolari", e quindi per essere libero di uscirlo quando gli pareva...
Ne aveva scelto uno, e gli aveva dato anche già il nome: "Jack"...
Ma i cuccioli noi, prima di distribuirli tra gli amici, che tra l'altro facevano a gara per prenderli, dovevamo tenerli ben 40 giorni...
E in questi 40 giorni, io, coccolavo sempre la femminuccia... era bellissima...
E stranamente per un cane da caccia, era proprio bella.
Aveva tutto il manto bianco, ma proprio bianco come il latte, un'unica macchia color caffè accanto al musino e, cosa assolutamente stranissima, gli occhi verdi, si, verdi come il mare...
Era uno spettacolo e tutti quelli che venivano a vederla se ne innamoravano, ma era già stata destinata ad un padrone.
Non aveva un nome quella cagnolina, ma mio papà mi disse di darglielo, perchè avrebbe dovuto imparare a sentire il suono del suo nome, a rispondere al suo padrone...
Io chiesi al padrone che nome avrebbe voluto metterle, lui mi disse che potevo scegliere io...
E così, scelsi "Stella"... tanto era luminosa...
Dopo una decina di giorni che era nata, Stella non riusciva a nutrirsi come tutti gli altri, i maschietti non la facevano mangiare, allora io che feci?
Comprai il biberon per i cani...
La tenevo nella mia mano sinistra, e con la destra cercavo di darle il latte, il latte Stella che mi aveva consigliato il veterinario.
Però gli cadeva tutto di fuori, il biberon era troppo grosso per lei... e la sua bocca era troppo piccola....
Io non volevo vederla morire di fame, allora presi una siringa, quella che si fanno le punture, misi del latte .. misi un pezzo di stoffa sulla punta, per evitare che la prastica dura le facesse male alla boccuccia, e così iniziò a mangiare...
Le davo da mangiare 8 volte al giorno e due la notte...
E certe volte, quando la notte andavo a prenderla fuori nella gabbia e vedevo che i maschietti la allontanavano, io che facevo?
Me la portavo in casa, prendevo una scatola delle scarpe, allargavo dentro una vecchia tovaglia di spugna e prima del latte la mettevo dentro...
Poi prendevo il phon, lo mettevo basso, la coprivo con la spugna e la riscaldavo....
Tutto il freddo che aveva le passava, e poi io le davo il latte quando era bella calda calda...
Mi tenevo questa scatola nella mia stanza fino al mattino e poi la portavo fuori, con la complicità di mamma, prima che si accorgesse mio papà che l'avevo tenuta in casa.
Non ha mai voluto che portassimo i cani in casa, mai.
Mio papà, mi diceva che ero pazza... però allo stesso tempo capiva che a Stella mi ci stavo affezionando davvero tanto...
L'ho nutrita per 40 giorni, passando dalla siringa, al biberon, agli alimenti specifici per i cuccioli..
Le ho insegnato a camminare... le ho tirato la palla... le ho insegnato a scendere i gradini della mia casa...
Le prime volte, quando si metteva a scendere, cadeva di brutto, ma poi piano piano si rialzava...
Era brava Stella, imparava in fretta...
E cresceva tanto in fretta...
Finchè giunsero i fatidici 40 giorni e il padrone venne a prenderla....
Io quella mattina chiesi a mio papà di farmela tenere, gli promisi che mi sarei occupato io di lei...
Lui capì che a quella cagnetta mi ero proprio legata .. e mi disse, che già da due mesi prima, aveva avvisato il proprietario, che avrebbe fatto cambio con un maschio e che la femmina l'avremmo tenuta noi, proprio perchè io mi ci ero legata tanto.
Il proprietario (che poi era anche il proprietario reale del papà di Stella) ci rimase molto male, perchè Stella era veramente bellissima, un amore... però non potè pretendere nulla, in quanto, il proprietario della mamma dei cuccioli, in questo caso mio papà, ha l'arbitrio di scegliere quale cucciolo desidera, indipendentemente da quanto dice il proprietario del papà dei cuccioli.
Quello, per me, fu un giorno di festa...
Ma una festa unica, straordinaria... bellissima...
E così, tenemmo Stella...
Che cresceva tantissimo....
Io la portavo al mare, l'ho buttata per la prima volta in acqua.... ci siamo divertite un mondo...
Però aveva un difetto piccolo, ossia, abbaiava tanto....
E i miei vicini, che di cani che abbaiano ne hanno 3, avevano cominciato a dire cose assurde, tipo che le dovevo mettere il collare con l'elettroshock per non farla abbaiare...
Io non volevo... Stella doveva essere libera... e basta...
Ma loro mugugnavano sempre, borbottavano sempre...
Loro odiavano Stella... io però non odiavo, ne odio i loro cani, che tutt'ora la notte fanno il macello abbaiando...
Il tempo passava, e arrivò settembre....
Mio papà portò Stella a caccia, le insegnò a fare le cse che devono fare i cani da caccia e le insegnò a non avere paura dei colpi di fucile...
Lei imparò subito...
Lei quando tornava dalla caccia correva verso di me, e mi saltava addosso...
E io le facevo il bagno, perchè era sporca di fango...
Passava il tempo, e i vicini borbottavano ancora tanto...
Finchè arrivò un mattino, il due novembre del 2005... uno dei giorni più tristi della mia vita....
Mi alzai per portare da mangiare ai cani, mio papà non c'era...
Presi le tre ciotole e misi il mangime ai due grandi e il latte freddo con i biscotti a Stella..
Quella cagnetta era la mia vita e la disperazione di mio papà, perchè diceva che la viziavo...
Mi avviai verso la gabbia, che poi non è una gabbia, ma uno stanzone enorme, dove i cani stanno liberi, senza collari.... e senza guinzagli.
Avvicinandomi alla porta in ferro, vidi i due cani grandi accovacciati l'uno accanto all'altro, non mi facevano le feste come al solito....
E vidi Stella a pancia in su e con una striscia di sangue di lato alla bocca... buttai tutto quello che avevo nelle mani, tutto... corsi... aprii la porta..
Io pensavo che stella dormisse, la presi in braccio....
Aveva tutta la bocca piena di sangue....
Pensai che stesse male, urlai tanto... tanto che mia mamma corse come una pazza verso di me....
Io dicevo solo "Stella morta, stella morta, stella morta... chiama papà, stella mortà"...
Ho le lacrime agli occhi a scriverlo, davvero, una ferita che si riapre...una profnda ferita...
Mia mamma era disperata con me... non capiva cosa fosse successo e il fatto di vedermi in quello stato, la distruggeva di più...
Alle mie urla accorse mia zia Giovanna, le mie cugine, Teresa e Francesca... la mia vicina Anna...
Tutti che non capivano perchè Stella così giovane e forte avesse tutto quel sangue in bocca...
Solo i vicini, quelli di lato, non uscirono fuori....
Nel frattempo arrivò mio papà...
Lui si intende di cani...
In un primo momento pensò fosse gastroenterite, insmma una malattia che uccide di colpo... e che in passato gli ha ucciso due cani...
Ma non era possibile con Stella, io le davo cose selezionate da mangiare, non poteva essergli venuta quella malattia...
Quella mattina, non riuscivo a staccarmi da lei... la stringevo forte e gridavo tanto...
Guardavo i suoi occhi, non erano più verdi e luminosi, non lo erano più...
Mio papà, non sopportava di vedermi in quello stato e decise di portare stella dal veterinario, perchè io avevo il diritto di capire il motivo per cui mi aveva lasciata...
Così fu, la portammo dal veterinario....
La aprì tutta... e le trovò nello stomaco, della carne...
Io a Stella la polpetta non gliel'avevo data, perchè le davo solo i croccantini e il latte.....
Bene... mi promise che avrebbe fatto analizzare quella carne...
Io intanto mi riportai Stella a casa...
Accanto alla sua gabbia, scavai una buca con una paletta... presi Stella, la avvolsi in una tovaglia di spugna e la misi nella buca...
Poi ricoprii... e piansi per giorni...
Mi chiesi il perchè per 10 giorni... dopo 10 gg, il veterinario mi chiamò..
Nella carne che c'era nella pancia di Stella, erano state trovate le tracce di un potente diserbante che si usa per l'agricoltura...
A detta del veterinario, Stella è morta subito, perchè nel momento in cui ha ingerito il boccone, il suo stomaco si è bruciato....
Lui dice che non ha sofferto, io dico di si invece...
Me l'avevano avvelenata, non ho mai avuto la certezza, ma so chi è stato...
Non credo li perdonerò mai...
Stela aveva sei mesi, è morta il due novembre del 2005...
E io per tanto tempo da quel giorno, piansi tanto...
Era come se mi avessero tagliato un pezzo di cuore... mi sentivo morire...
Avevo dentro un dolore lancinante e profondo che mi spaccava tutto...
Fu difficile da superarla.... molto difficile...
Riuscii a non piangere più, soltanto dopo parecchio tempo...
Mi fa male riaprire questa brutta pagina della mia vita... perchè ho sofferto tanto per la mia Stella, ho sofferto come una bestia...
Io la amavo molto e l'avevo cresciuta come una bambina....
Ora però so, che forse, Stella non è più sola, ma con lei c'è Oplonti... e anche se sono cane e gatto, sono certa che saranno amici per l'eternità.. e correranno felici per sempre, senza paura dei pirati e dei bocconi avvelenati...

Arrivederci Oplonti e arrivederci Stella...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono passati già due giorni... Ancora non ho fame, mi manca, mi manca davvero. Non pensavo di volergli così bene. Il gelato di oggi pomeriggio è stato un veleno, ho la nausea. Ogni angolo di casa me lo ricorda.
Vero stella, il dolore è comune, anche tu hai passato questa pena. Si legge, traspare, lo hai scritto con le lacrime agli occhi. Partirò stanotte, al massimo domani mattina. Ti mando un abbraccio forte forte forte, il pensiero di farlo senza Oplonti mi rattristisce.

Stella ha detto...

Finalmente ho notizie di te...
Attendevo ieri sera e oggi quel messaggio che mi avrebbe dovuto comunicare che saresti stato in skype, ma non è arrivato...
So che non è stato per tua volontà, ma perchè stavi e stai molto molto male...
Ti comprendo, come hai potuto leggere....
So che hai la nausea, so che tutto ti ricorda lui, so che soffri e soffrirai ancora per un pò...
Inutile fare l'ipocrita e dirti che non sarà così...
Però, forse, le vacanze, ti aiuteranno tanto, ti faranno apparire meno dolorosa questa pena, perchè se non ho fatto male i conti, l'estate scorsa, ancora Oplonti non c'era con te alla casa al mare...
Questo e forse solo questo, ti aiuterà un pò a superare la sua "partenza"...
So che ti intristisce partire senza di lui, ma devi farlo ugualmente...
Un solo favore ti chiedo, se ti è possibile, quando arrivi a destinazione, fammi uno squillo o mandami un messaggio, sto in pensiero fino a quando non arrivi...
Ma sto in pensiero perchè non sai guidare, ma perchè so che sei da solo e con questo terribile stato animo...
Inutile dirti, che questo viaggio lo farò con te, anche se non mi vedi... ci sono..
E spero che riesci a sentirmi....
Ti abbraccio anche io forte forte forte e ti tengo strettissimo.
Bacio Orso triste.