lunedì 18 giugno 2007

Ce la devo fare


Un blog non è il posto giusto per parlare delle proprie preoccupazioni, assolutamente no, soprattutto perchè chi passa di qua deve ridere, o quantomeno sorridere...
Ma sono seriamente in ansia, a Kabul c'è tensione, molta tensione... e non solo in strada, fuori, in mezzo alla gente...
Mi preoccuperebbe meno la tensione "esterna", perchè basta che si sia tutti uniti, ci si guardi a vicenda e tutto va, o almeno dovrebbe andare liscio....
Il problema è quando le tensioni sono "interne"... quando le incomprensioni pesano come macigni.. quando chi è più "in alto" di te crede di poterti trattare come una pezza vecchia...
In queste circostanze i nervi saltano, la tensione ti logora, l'impossibilità di replicare e dire: "Stai facendo una minchiata, anche se sei più "in alto" di me" è una cosa che ti consuma...
Adesso sono tanti mesi che si sta insieme, si ride, si scherza, si lavora duro, ci si arrabbia... ma questo ultimo periodo è snervante..
Oggi ho sentito "quella voce" che sta lì... quanta indignazione, quanta rabbia....
Lo conosco, so che è una persona riflessiva, calma, decisa e soprattutto non precipitosa, a differenza mia...
Ma lo conosco così bene che so che se continuano queste vessazioni non reggerà a lungo e sbotterà....
Io cerco di calmarlo, oggi c'ho parlato mezz'ora, cerco di fargli vedere il buono delle cose, di fargli capire che forse è lo stress che porta le persone ad agire in certi modi, ad offenderti, a dirti che "siete una massa di sfaticati", quando state dando anima e corpo...
Provo ad ascoltare tanto, ma lui preferisce sentire la mia voce, sentire che gli parlo, che sono con lui, io mi sforzo tanto..
Mi sforzo davvero tanto, gli dico che ormai ci siamo, che non ha senso rispondere alle provocazioni giusto alla fine, potrebbe essere una tattica per sondare i nervi, forse lo prendo in giro dicendogli questo...
Non lo so...
So che non posso far trapelare quest'ansia che mi pervade, non devo per i miei genitori.. già sono preoccupati abbastanza per quanto sanno e che in quanto cronaca non può essere loro nascosto...
Non so se sono forte abbastanza per nascondere le mie paure e per dare coraggio a lui ... e anche a loro... sono sola.
Ci sono cose che i miei occhi non vedranno mai e le mie orecchie udiranno mai, ma Lui me le racconta.... certo se fossi al suo posto con il carattere che mi ritrovo me ne sbatterei del fatto che certe cose le dice un superiore, gli pianterei una sberla in faccia...
Ma quando Lui mi dice: "Tu come reagiresti?"
Io rispondo, mentendo, così: " Respira a lungo, profondamente e pensa che sta per finire, le provocazioni non contano e lasciano il tempo che trovano... pensa soprattutto che quando torni ci divertiremo come dei pazzi e andremo al mare"
Sarò bugiarda, ma è l'unico modo per "tenerlo buono"...
Si tranquillizza così, forse mente anche lui, non lo so...
So che è un'esperienza difficile per Lui, per me, per tutti ... e le ore sembrano giorni.....
A volte quando Lui mi parla, mi viene da piangere per i nervi, ma non devo, non mi sono mai permessa, nè lo farò, gli trasmetterei di sicuro una sensazione poco piacevole... invece rido, cerco di rallegrarlo, anche se qualche volta mi sgama e mi dice, che la mia risata è "nervosa" e non "gioisa" come dovrebbe essere.
Devo trasmettergli solo serenità e pace... quella pace che là non c'è e chissà se ci sarà mai....
Io però ce la metterò tutta per rasserenarlo, se lo merita... anche se è difficile e mentire non mi riesce bene.

1 commento:

nuvolesole ha detto...

Il blog è il posto giusto per tutto! Preoccupazioni, felicità, ovvero per tutti i stati d'animo. Tutto fa parte della vita e quindi tutto può essere scritto. Se non altro rimarra' traccia nel web degli attimi della tua vita. Scrivi qualsiasi cosa. Non ti fermare, vai avanti e un giorno quando rileggerai troverai un pezzo della tua vita che potresti aver dimenticato, sia felice, sia triste.