sabato 30 giugno 2007

Riflessioni di una Stella



Buonasera a tutti.
Oggi è stata una giornata veramente piena… ho fatto tante cose, dalla spesona, al giro per prendere delle bamboline di ceramica, alla passeggiata al mare, poi ancora: ho dovuto stampare a mio zio un documento che ogni anno presenta ai Carabinieri per ottenere l’autorizzazione per fare la processione della Statua della Madonna, mio zio nel tempo libero si occupa della chiesa del suo paesello d‘origine, che poi è lo stesso paesello dove mio papà ha la campagna “San Cono”.
Ma la cosa più di tutte, sulla quale mi sono concentrata parecchio è stata ascoltare mia cugina, si si, quella che è stata mollata dal carabiniere…
Ho fatto delle riflessioni fra me e me e spero di articolarle bene e di esporle altrettanto correttamente
Ora, lei è stata mollata, ma mollata come se insieme ancora manco ci stavano?
Non lo so!
Abbiamo parlato abbastanza, ho capito che lei si era attaccata tantissimo a quest’uomo, ma fondamentalmente non aveva capito una cosa: che non bastano due uscite di un’ora ciascuna per giurare amore eterno ad una persona…
A prescindere che l’amore eterno non si giura, visto che niente è eterno, se non la nostra anima.
Il guaio di mia cugina è che NON ha guardato la persona che stava iniziando a frequentare, i lati del suo carattere, il suo modo di pensare, le sue virtù e le sue negatività, ma si è soffermata, in modo del tutto squallido (a mio avviso), sull’AVERE e non sull’ESSERE.
Per lei era importante ciò che lui faceva: il maresciallo dei CC e non chi effettivamente era: un uomo con una testa e un cuore.
E’ stupido tutto ciò..
E’ folle credere di poter stare con una persona, solo perché questa persona è un’Autorità del posto..
Ma stiamo scherzando?
No, il guaio è che non stiamo scherzando, che lei tutt’ora afferma che lo frequentava perché era uno in vista, perché aveva sperato di fare “un buon matrimonio”, e tanti altri perché…
Cavolate.. Assurdità… stupidaggini allo stato puro…
La cosa che più non capisco è che mi ha parlato di serietà da parte di lui …
Serietà che lei associava al lavoro che lui fa…
Altra stupidata: il lavoro da responsabilità ovvio, ma come puoi associare il lavoro alla personalità?
E’ impossibile… e io ne ho la conferma, non parlo per partito preso, ma per pura esperienza personale.
Perché da me, sulle mie spalle, ho capito che spesso e volentieri più una persona è responsabile nella sua attività, più, spesso e volentieri è fragile e ha delle debolezze nel privato..
Ma forse è anche giusto che sia così… non siamo macchine, non siamo automi, ma siamo persone con vizi e virtù, coraggio e debolezze…
E’ nella natura delle cose.
Ho cercato di spiegare a mia cugina, che innanzitutto non dovrebbe associare le persone a quello che fanno, ma dovrebbe vederle per quello che sono..
Poi ho cercato di farle capire che non è il lavoro che fa la serietà di un Uomo..
Che un Uomo è un Uomo, a prescindere da quello che fa.
Che ci vuole a capirlo questo?
E perché poi questa mania di trovare l’uomo che ti mantenga?
Perché non pensare che una persona può e deve essere autonoma indipendentemente dagli altri e nello specifico da un uomo?
Tanti perché che non pretendo di farle comprendere, deve capirlo da sola…
Deve prendere i calci nelle gengive per capire dove sbaglia e soprattutto per imparare a non sbagliare più…
Io ho capito che se sono gli altri che ti risolvono le cose, da solo non impari mai..mentre quando ci sbatti la testa, prima o poi capisci dove sbagli e farai tesoro dei tuoi errori..
Spero di aver ascoltato e per quanto possibile e nei miei limiti consigliato bene..
Le ho detto che se la frequentazione (perché non era una storia, visto che si saranno visti si e no 6 volte) non è andata bene è perché probabilmente lei ha una visione degli uomini deviata rispetto a come dovrebbe essere, e magari lui, cercava una donna diversa da lei..
Nessuna colpa o responsabilità da parte di nessuno dei due, ma soltanto modi diversi di vedere le cose..
Lei ci soffre da matti, lui non lo so, non lo conosco bene, ho avuto modo di vederlo una sola volta.. Quindi non so..
Posso solo azzardare una ipotesi, che a lui molto probabilmente di lei non frega una mazza, visto che l’ha liquidata con un “Sei una delle tante, per la precisione la settima da due anni che sono qua in Calabria”..
Indubbiamente avrebbe potuto avere più tatto, considerando che aveva capito benissimo che problematiche ha sta ragazza.. Problematiche a livello caratteriale..
Ma non gli faccio nemmeno una colpa per non aver avuto il tatto…
Forse doveva andare così.
Fatto sta che mi pare brutto quando a lei le si velano gli occhi e diventano rossi, quasi come se volesse piangere ma le lacrime non escono…
Io la sprono tanto, la voglio vedere reagire e cerco di farle vedre cosa ha GUADAGNATO da questa esperienza e non cosa ha PERSO..
Spero di riuscire a spiegarle che anche nelle cose brutte e tristi, qualcosa di buono c’è sempre…
E questo qualcosa è l’insegnamento che ciascuno di noi riesce a trarre dalle proprie esperienze di vita…
Forza cugina, sono con te!

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