sabato 15 settembre 2007

La mia prima casa


Io quando sono nata non abitavo nella casa di adesso, ma abitavo a qualche chilometro da qui, in una casa d'affitto.
questo perchè, i miei nonni avevano un terreno, donato poi ai miei genitori, ma i miei genitori non avevano i soldi per costruire la casa prima di sposarsi.
I miei si sono sposati nel 1978 e sono stati in affitto fino al 1984.
Io sono nata nel 1979, quindi ero molto piccola quando ho vissuto in quella vecchia casa.
Però mi ricordo un sacco di cose: innanzitutto abitavamo al secondo piano e non al piano terra come adesso, i balconi erano in ferro, con le mattonelle rosse...
Mi ricordo della cucina, che era piccolissima e che aveva a terra e alle pareti delle mattonelle fichissime che ho ancora in mente, non so perchè.
Queste mattonelle erano quadrate, con fondo giallo, ma di un giallo limone e poi al centro avevano un disegno rosso.
Questo disegno rosso era un rombo, però i lati non erano dritti, ma eranotutti ondulati...
La cosa bella era che una notte sentivamo sparare tipo colpi di pistola, invece erano le mattonelle della cucina che saltavano...
La cucina si affacciava sulla strada, lo ricordo benissimo, e di fronte c'era la caserma dei carabinieri.
Io da piccola, guardavo sempre dalla porta della cucina e vedevo questi uomini in divisa affacciati al balcone che ogni tanto mi salutavano.
Quel balcone poi era il mio posto di combattimento quando aspettavo che mio papà rincasasse la sera, io quando faceva il turno di pomeriggio, andavo a dormire giusto dopo che lui rientrava, alle 21 in punto.
Lo attendevo guardando da quella porta della cucina e nn appena vedevo la macchina, correvo come una pazza nella sala da pranzo per nascondermi e spaventarlo quando rientrava.
Beh, diciamo che di quella sala da pranzo ricordo solo una cosa che mi procurò tanto dolore, un tavolino di vetro messo in mezzo alla stanza.
Una sera, avevo due anni, correndo come una matta, al buio, ho incontrato per la mia strada un angolo di questo tavolino...
Dio che dolore, il vetro si conficcò nel ginocchio..
Subito un mare di sangue, tantissimo, io urlavo, mia mamma pure, perchè non capiva che cosa mi fossi fatta.
Mio padre salì di corsa le scale, mi prese e mi portò in ospedale, mi diedero 10 punti al ginocchio destro...
Mi è rimasto il segno ancora oggi, ho una bella e lunga riga che va dal ginocchio, verso l'interno della gamba..
Combinavo le mie marachelle già da allora...
Di quella casa, non ricordo altro, se non delle brutte scene che ho vissuto una sera, quando siamo rincasati..
Mia mamma era incinta di mio fratello (questo particolare me lo ha raccontato da grande).
Io ricordo che abbiamo aperto la porta ed era tutto sotto sopra, vestiti a terra nel corridoio, nella cucina c'erano tutte le posate per terra, la macchinetta del caffè anch'essa a terra, mi pare ancora di vederla quella moka.
Poi c'erano tutti i cassetti tolti dal mobile e tutte le tovaglie e i tovaglioli a terra...
So solo di questa stanza, perchè le altre non mi permisero di vederle, mi portarono via...
Tra i pianti di mia mamma, arrivarono i carabinieri (che ricordo avevano la caserma di fronte a casa nostra, la separavano 10 metri di strada), e io fui portata via da un ragazzo alto alto, con il pizzetto e gli occhi scuri scuri..
Aveva una divisa chiara, tipo verde, o grigio, o marroncino chiaro, non lo so nemmeno io, mi fu detto dopo che era la vecchia divisa dei carabinieri.
Questo ragazzo mi portò con lui nella caserma e tutti con me giocarono fino a quando i miei non mi vennero a prendere.
E' tutto quello che ricordo di quella casa... a parte il fatto, già narrato, di quando scappai in strada mentre mia madre era alla bottega...
Da grande mi è stato raccontato, che quella sera che la casa era sottosopra, erano venuti i ladri, i miei erano mancati di casa solo un'ora, perchè era il compleanno di mio zio, il 13 di gennaio del 1981.
Quando tornarono già i ladri erano stati in casa e avevano rubato l'oro che aveva mia mamma, quello di mio papà e delle cose che mi avevano regalato al battesimo.
Tra le cose portate via, c'era anche una medaglia che mio padre portava sempre al collo, una medaglia non so di quale madonna, e che era schiacciata da un lato...
Quella medaglia, un paio di anni dopo, mio padre la vide al collo di un suo cugino... finito poi in galera per truffa ad una assicurazione...
Chissà se è stato lui ad entrare in casa nostra o se quella medaglia magari gliel'hanno venduta i malviventi che frequentava...
Resterà un mistero, così come oggi è un mistero per me, ogni volta che passo di fronte a quella casa, il perchè, le persiane celesti che ancora reggono, sono dal 1984 sempre abbassate.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciaoooo,
feramti, citofona e digli se te la fanno vedere visto che ci sei stata li. Poi magari ti fai offrire un caffe' e gli chiedi perche' le persiane sono sempre giù !!!

Baci

Anonimo ha detto...

*fermati

Stella ha detto...

Piu' volte provato a suonare ma non ha mai risposto nessuno :))))))