domenica 30 settembre 2007

Rose rosse


Ricordo ancora quella sera.... quella sera che mi commossi e rimasi stupita, piacevolmente stupita.
Era la vigilia di natale del 2005, decisamente altri tempi, altre situazioni, altri stati d'animo, altro tutto...
Io e mia mamma avevamo passato tutto il pomeriggio in cucina, a preparare il cenone, per quattro, come è sempre, felicemente, stato.
Ricordo che ero un giù quel natale, Lui non c'era, come sempre del resto...
Credo di essere l'unica donna sulla faccia della terra che non ha mai avuto l'onore di passare un natale con il proprio fidanzato, i suoi, sono sempre stati più importanti di me.
Ero triste per questo, perchè lui non c'era...
Si, gli ho permesso anche questo, di rovinarmi più di un natale.. e vabbeh....
L'atmosfera, nonostante tutto era bella: albero con mille lucine colorate acceso in salone, presepe bellissimo e grandissimo come da tradizione, acceso, tanto rosso in casa, profumo di pesce e di tutte le prelibatezze tipiche del natale...
Ma in me c'era sempre quell'ombra, quel magone....
Erano le 20.15, ricordo anche l'ora.. come se fosse ieri....
Citofonano...
Noi stavamo per metterci a tavola.... e quel citofono ci inquietò un , giusto perchè la vigilia di natale, alle 20 passate, quando tutti sono a tavola è strano ricevere delle visite....
Nessuno dei miei si accingeva ad andare ad aprire: mia mamma affaccendata ancora tra i fornelli per le ultime cose, mio fratello a rispondere agli sms di auguri agli amici, mio padre già seduto a tavola che sondava cosa c'era di buono, anche se lo sapeva già, visto che ormai per tradizione, a natale si mangiano sempre le stesse cose, per fortuna aggiungerei....
Mi decido ad andare io ad aprire visto che avevo giusto terminato d sistemare tutte le cose sulla tavola...
Vado e mentre mi avvio mi domando chi possa essere, faccio tante ipotesi: mia zia che abita accanto e che chiede qualcosa (sale, olio, aglio, succede che ci chiediamo ingredienti a vicenda), mia nonna (a quell'epoca ancora ci frequentavamo) che è venuta a farci gli auguri, qualche amico di mio fratello venuto a salutarlo perchè lui era arrivato giusto la mattina della vigilia a casa, ma quest'ultima ipotesi era proprio la più remota...
L'arcano però si è presto svelato...
Aperta la porta vidi di fronte a me un mazzo di rose rosse e il fioraio che mi faceva gli auguri....
Ero emozionatissima, felicissima, mi scoppiava il cuore, adoro i fiori e poi le rose rosse sono spettacolari, le amo particolarmente, dopo le orchidee si intende...
Mi tremavano le mani, le braccia, le gambe, tutto....
Non immaginavo chi me le avesse potuto mandare, ma mi mandava in delirio il fatto di avere ricevuto dei fiori.. la sera della vigilia di natale...
Era una sensazione troppo forte, troppo bella...
Erano dei boccioli bellissimi, grandissimi, profumatissimi...
Ho preso il biglietto che stava in mezzo ai fiori, era lui che me li mandava... poche parole, come sempre, nessuna affettuosità, solo degli auguri formali...
Devo essere sincera, sono stata egoista, ho pensato per me, ero felice lo stesso, non mi importava di nulla, ma solo di quel gesto che per me valeva molto, all'epoca...
Chiusi la porta, presi il mio mazzo di rose, lo strinsi forte a me e lo portai in casa come un trofeo...
erano tutti felici, i miei genitori, felici di vedermi felice...
Li sistemai in un vaso con tanta gioia nel cuore e poi ci mettemmo a cena....
Quello fu il suo ultimo regalo per me...

Nessun commento: