lunedì 2 luglio 2007

Va bene, oggi ho scritto tanto.



Si.. oggi decisamente è stata una giornata piena di post, piena di emozioni, perchè, se non provo quelle non riesco a scrivere...
Emozioni di tutti i tipi, e non tutte positivissime...
Perchè?
Perchè mi si impongono le cose, perchè se vedo le situazioni in maniera diversa dagli altri succede il putiferio...
Ma soprattutto perchè gli altri organizzano alle mie spalle e io lo so soltanto DOPO che è tutto organizzato...
Di pareri manco a parlarne.. ma che scherziamo.. a me deve andare bene quanto gli altri decidono, o meglio hanno già deciso.
E non è autocommiserazione o vittimismo, è constatazione.
Non va bene.. a me sta cosa fa girare tremendamente le @@.. ma tremendamente...
Sono arrabbiata ... molto..
Sinceramente non mi aspettavo un atteggiamento del genere... mi aspettavo una proposta da valutare eventualmente insieme, non una decisione alla quale adeguarmi..
Vada il primo che mi dice: "Vengo per lavoro dalle tue parti, ti porto a cena"... si proprio così, diretto...
Io non conosco il tipo in questione, se non per averci parlato qualche volta... bravissima persona per carità, molto intelligente, buono, potrebbe essere mio fratello, ma a me è sconosciuto completamente...
Non capisco perchè dovrei andarci a cena se non ho lo stimolo a farlo...
Per far piacere agli altri?
No, decisamente... e non mi si venga a dire che sono capricciosa perchè non è così!
Probabilmente abbiamo modi diversi di vedere le cose: io per uscire con qualcuno devo avere dei punti in comune, per poter almeno intavolare un discorso ( e se non lo conosco non so se questi punti in comune ci sono), al nord sono abituati diversamente..
Ecco perchè possono nascere delle incomprensioni... per le vedute diverse.
Ma non è stato il suo comportamento che mi ha fatto tremendamente arrabbiare, è stato il comportamento di una persona che ritengo amica e che mi conosce abbastanza che mi dice: "Perchè non vai a cena con Tizio?"
A raffica, prima l'uno e poi l'altro.... a distanza di qualche minuto l'uno dall'altro... e che cavolo... ma vi siete messi daccordo?
Mi sono sentita come oggetto dei programmi altrui, nel senso che gli altri organizzano, fanno, disfano e poi a me tocca accettare altrimenti s'incazzano.
No, non va bene... io voglio essere partecipe a quanto mi riguarda, non voglio che gli altri organizzino per me, non esiste.
Sarebbe stato molto meglio deciderlo assieme, molto meglio davvero.
La ciliegina sulla torta è stata la proposta di una mega uscita con amiche, o cugine, e company...
Il culmine proprio...
Giusto perchè i cavoli miei devo andare a condividerli con amiche e cugine... assurdo...
Si, facciamo il mega-raduno.. la cugina depressa, l'amica a caccia di marito, l'altra amica che si iscrive su internet per fare nuove conoscenze...
Manca l'altra mia cugina, quella che per due anni ha tenuto il piede in due staffe e poi siamo al completo...
Io non sono abituata a fare le cose accavallandole, con la fretta, sono abituata a gestire singolarmente le situazioni, nel rispetto mio e altrui...
Non per questo devo essere per forza strana.... o stronza, o asociale.. sono una persona che la pensa diversamente, giusto o sbagliato che sia.
Non è vero che vedo sempre il doppio fine nel comportamento altrui... e in particolar modo nei riguardi di questi due amici non oserei mai pensare ad un doppio fine, mai...
Ma il loro comportamento mi ha dato fastidio...
Gli accordi che gli altri fanno e poi mi comunicano mi infastidiscono, specie se mi riguardano.
Sarà che sono portata a gestirle le situazioni e non a subirle... può essere...
Oggi, non ci sarebbe stato il pericolo di un ulteriore litigio con chi mi ha chiesto un "ciao" per non peggiorare la situazione..
Niente litigi, perchè, quando mi arrabbio e ci resto male, non sbraito, non ribatto, mi limito a evitare qualsiasi tipo di contatto e di riflettere finchè mi passa...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Lungi da me, di essermi messo daccordo con qualcuno. La storia della combriccola e compagnia, pensavo fosse un'adeguata scusa, agli occhi del paese retrogrado, ad una simpatica e probabile uscita tra amici. Non si è organizzato nulla alle tue spalle, e quindi, l'incomprensione che si è venuta a creare è data dall'affermazione 'io non esco con nessuno finche' ...etc. etc.'. Cio' nn mi va bene, nn mi va a genio, anzi mi fa 'annirvare'. Probabilmente, sono mentalita' diverse che si stanno scontrando, l'innocenza di un'uscita con gli amici, non si puo' e non si deve negare. A meno che ripeto, non ci sia un doppio fine, che a me ora sfugge. Comunque meglio cosi' un lato caratteriale che salta fuori. Sempre no dici. E se un giorno il no di qualche altra persona, potrebbe farti male e potrebbe farti pensare talmente tanto, ma cosi' tanto, pensa a tutti i no che hai detto tu e le turbolenze che possono creare nell'animo degli altri. Daltronde, non puoi essere rose e fiori. Le sberle che stai prendendo da questa vita, non sono solo e sempre frutto di un pensiero di altri, ma anche da atteggiamenti impulsivi che 'troppo' spesso hai. Valuta e rileggi le tue risposte con gli occhi di chi ti sta davanti, impersonati in loro, e cerca di cogliere una buona volta anche gli aspetti differenti che hai con il tuo pensiero, modo e atteggiamento di presentazione verso questa società, la quale non è ristretta a 5000 abitanti, ma varia. Nessuno vuole imporre nulla, sei tu che vedi le cose a questa maniera, nessuno ha organizzato, è una tua paranoia, e checche' tu ne dica, questo è vittimismo. Al solito l'impulsivita' credo ti abbia soprafatto. Il parere ti è stato chiesto esattamente tre volte. Ti sei chiusa immediatamente a riccio, invece di parlarne hai detto la fatidica frase 'vabbeh andiamo avanti'. Hai, come tuo solito, attaccato per difenderti... e poi da cosa ?
Una domanda, se una tua amica ti chiede di uscire insieme a lei con i suoi amici, ti serve il certificato medico di loro o sei disposta ad uscirci comunque ?
Prima Pensa Poi Parla Perche' Parole Poco Pensate Possono Portare Peso. Un semplice rifiuto, un giorno, potrebbe costarti. Molto.

Sarebbe forse bastato un sincero 'No, non posso e non voglio, non mi sento pronta davvero, un futuro probabilmente si, ma ora no': La sostanza è un no ma è almeno spiegato.

P.s. credo che questo post non giovi molto alla tua reputazione, mette in luce una stupidità che non hai.

Arrisentirci
(l'amico serio dell'orso)

Stella ha detto...

Bene, mi ha fortemente fatto girare le @@ il fatto che TU mi abbia proposto di uscire a cena con un perfetto sconosciuto..
Sarà un amico, ma è amico TUO non MIO... io non lo conosco ed non vedo perchè dovrei andarci a cena... sarà la persona più seria e buona del mondo, su questo non ho alcun dubbio, però a me non stimola uscirci.
Indipendentemente dalle mie situazioni personali in corso di definizione.
Il fatto che me lo abbia chiesto prima lui e poi tu ci sia andato giù chiedendomi di uscirci è palese segno di discorso fatto tra di voi, a meno che non siate telepatici.
Non parlo per forza di accordo, assolutamente.. però gradirei di essere resa partecipe tutte quelle volte dove si organizza ed io sono elemento, insieme agli altri, della comitiva.
La storia della combriccola non va a genio a me per tutta una serie di motivi:
1) non capisco perchè dover per forza condividere un amico mio con gli altri, se questo amico io stessa ancora non ho mai avuto occasione di incontrarlo.
2) questi incontri al buio con gente sconosciuta non mi piacciono perchè le persone che escono a cena insieme quanto meno devono avere un minimo di conoscenza tra di loro.
3) la cena è intima e a cena ci vai con chi un minimo di confidenza la hai.
Ma probabilmente sono mentalità o visioni diverse delle cose, che inevitabilmente si scontrano, anche se non è detto che sia giusta la visione tua o quella mia.
L'innocenza dell'uscita con gli amici non la si può negare, sono perfettamente daccordo, ma se di amici si tratta... quella che proponevi tu non era uscita tra amici, era incontro al buio con amiche, cugine, etc. etc.... e se permetti la cosa mi da alquanto fastidio.
Dico sempre di no, ma credo che ogni volta i miei no li ho spiegati, credo di non averti mai detto "No e basta", sono sempre riuscita bene o male a spiegarti i motivi di quei no, anche ieri, quando ti ho detto no, se ti rileggi la conversazione, non troverai il "vabbeh andiamo avanti" da parte mia, perchè questa frase l'hai scritta tu e non io, ma troverai un NO con spiegazione relativamente alla cena col tuo amico e relativamente alla cena con la combriccola di donzelle.
Se un giorno il no di qualche altra persona mi ferirà, dovrò saper accettare quel no, non sono una ragazzina, non posso mettermi a frignare per un rifiuto, sarà un no probabilmente causato anche dai miei comportamenti, perchè non è da dimenticare, che ogni qualvolta c'è una incomprensione o una discussione o anche un litigio, la responsabilità non è mai di una sola parte...
So di non essere rosa e fiori, nessuno lo è, ognuno ha pregi e difetti, lati positivi e negativi... e le sberle che prendo dalla vita, non dico che siano tutte dovute agli altri.. assolutamente.
Molte sberle le sto prendendo a causa mia, ma non per la mia impulsività, anzi... proprio per la mia eccessiva pazienza relativamente a tante cose.
Io nella vita non sono sempre impulsiva come credi, sono una persona molto riflessiva e pondero molte cose prima di fare le mie scelte, pondero prima ciò che è bene per gli altri e poi ciò che è bene per me, sempre e comunque... a questo punto sbagliando.
Perciò i miei errori sono dovuti alla eccessiva pazienza che porto con tutti, e rimpiango di non essere stata più decisa e impulsiva, quando avrei potuto farlo.
So che la società non è fatta di 5000 persone, lo so benissimo... ma so anche che non tutti possiamo avere punti di vista uguali, quello che per te è normalità, per me può non esserlo... stili di vita ed esperienze diverse ci portano a vedere le cose in modo diverso.
Non mi faccio paranoie, nè faccio vittimismo... ti ho solo detto che non mi andava l'uscita con il tuo amico e successivamente con la combriccola..
Avresti preferito che ti inventassi una scusa?
Che ti dicessi che in quei giorni sono fuori?
Perchè farlo?... non ce n'è motivo... ho detto come vedevo le cose e basta.
Odio le paranoie e chi se le fa, odio il vittimismo, di quest'ultimo spesso e volentieri sono parte lesa, nel senso che sopporto il vittimismo altrui, ecco perchè lo odio.

Riporto la tua domanda: "Una domanda, se una tua amica ti chiede di uscire insieme a lei con i suoi amici, ti serve il certificato medico di loro o sei disposta ad uscirci comunque ? "
A prescindere che le mie amiche ed io usciamo con amici solo se sono amici conosciuti da entrambi le parti, visto che non sopporto di uscire con gente che non conosco.
Il discorso del certificato medico, sinceramente non lo comprendo, a che mi serve il certificato medico di una persona?
Boh.
Non credo sia un post a rovinare la mia reputazione, quella resta quella che è a prescindere da quanto scrivo... se traspare stupidità non lo so, sicuramente esce fuori quello che ho dentro, visto che scrivo paro paro quello che sento, può essere anche stupido, certo, ma non temo il giudizio altrui sui miei pensieri.

PS: non sono io che mi sono chiusa a riccio per difendermi, sei tu che mi hai chiesto di salutarci onde evitare di litigare ulteriormente, e io ti ho accontentato.

Arrisentirci (la Stella)

Anonimo ha detto...

Non desidero avere nessun diritto di replica a questa farsa. Se nemmeno il primo commento abbia chiarificato il tutto, non ho la possibilita' ne i mezzi intellettivi per poterlo spiegare in maniera differente.